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tra le sterpaglie

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• In ricordo di padre La Grua e per Biagio Conte

Ho sentito di un santo
che cantava con gli angeli
mentre ancora durava la sua vita terrena
e usava uno spruzzino
al posto dell’aspersorio.
La piccolina si avvicina al frate,
pensa:”perché dite no?
mi prendete in giro perché sono
piccola…è lui!”
e afferra una falda del saio,
sotto la volta della caverna,
visitata dal poeta tedesco,
si sentono le gocce,
“non sei san Francesco,Francesco…?”
la voce è un soffio di rosa…
prima ancora che il celeste di quegli occhi
si posi su di lei come una carezza,
un braccio vigoroso scuote la bambina,
“smettila,Antonietta,non disturbare fratel Biagio…”


E questa è la mia terra,
l’altro lato di cui meno si parla,
perché non è oscuro:
ed ecco qua i candelabri,
in mezzo alle sterpaglie.














 Giovanni Ivano Sapienza - 10/07/2012 16:33:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Ivano Sapienza » ]

...non te ne dare pena,carissimo Gian Maria,piuttosto colgo l’occasione per ringraziare te e gli altri sensibili amici della Recherche,per la lettura di questa mia poesiola,mossa dall’unico limitato intento di consistere in una semplice constatazione...

 Gian Maria Turi - 10/07/2012 13:32:00 [ leggi altri commenti di Gian Maria Turi » ]

Grazie della segnalazione! Un testo interessante, anche se non so chi sia fratel Biagio...

 Leonora Lusin - 08/07/2012 19:20:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Come un soffio rinfrescante questo testo misterioso, di cui col senso del tatto, tocco l’autenticità: il raccontare il vero.

 Carla de Falco - 06/07/2012 16:05:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

BELLISSIMA CHIUSA.

 Anna Gatto - 05/07/2012 21:56:00 [ leggi altri commenti di Anna Gatto » ]

L’innocenza di una bimba svela la profondità dei misteri che ci circondano in ogni momento della giornata, una mano la distoglie e la porta alla realtà. Qual è la vera realtà? Cio che si vede o ciò che si crede? Piccole luci dai candelabri tra le sterpaglie aprono nuovi orizzonti per chi ha fede.
Molto bella, grazie.

 Giovanni Baldaccini - 05/07/2012 21:42:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Il tuo invito a leggere questo bel testo, se da un lato mi fa piacere, dall’altro mi crea qualche difficoltà. Per rispondere proverò a superarle e ti dirò che, da ateo non convinto ma di più, tutto ciò che riguarda la religione o i religiosi non mi interessa. Contaminato forse dalla visione di Freud per cui la religione non è altro che un oppio necessario, preferisco astenermene e sopportare tutto il peso dell’angoscia che questa astensione provoca. Tuttavia un candelabro tra gli sterpi per me significa molto, anche se da un altro punto di vista. Significa più che molto, significa moltissimo e credo che, senza quel candelabro tra le sterpaglie, non sarebbe possibile vivere, solo che per me quel candelabro non è un simbolo trascendente ma immanente, rappresentando la luce della nostra coscienza. Dunque quel candelabro mi tocca e sono lieto che tu lo abbia posto proprio dove deve stare. Quest’ultima parte della tua poesia è per me non soltanto bella e toccante, ma estremamente significativa. Questo quanto ricavo dal tuo gradito invito alla lettura e questo ti restituisco con gratitudine.

 Domenico Morana - 05/07/2012 21:40:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Grazie Ivan! Segreta e svelata questa tua poesia, come le due anime a cui è dedicata.
Ciao

 Loredana Savelli - 05/07/2012 15:20:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Ho trovato molto bella la tua poesia, io personalmente gradisco questo genere narrativo o didascalico. C’è il ritmo della poesia, lo sguardo "diverso" e, perchè no?, il cosiddetto messaggio.
Un caro saluto.
Ciao!

 Cristina Bizzarri - 05/07/2012 15:13:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Caro Ivano Sapienza - che bel nome, mi sa di eteronimo! - che bella la tua terra. Il racconto che fai, questa visione poetica della religione come di una radice profonda della Sicilia mi ha riportato alla memoria, anche sulla scorta del bel video proposto all’inzio di oggi da Maggiani, Raimon Panikkar. Il grande teologo spagnolo di cultura indiana propone una visione cosmoteandrica, in cui filosofia, teologia, scienza, tutti i rami del sapere sono intimamente collegati. A questo mi ha fatto pensare la "scoperta" del Bosone di Higgs!!! A un ulteriore avvicinamento a quello che chiamiamo Dio.

Ciao e grazie della bellissima lettura.

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